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CONTENUTO E STRUTTURA |
| CON | CONTENUTO |
| | COND | Descrizione | Fascicolo non originario contenente carte sciolte e fascicoli rilegati.
L'intitolazione del fascicolo è di mano di Domenico Vendramin (morto nel 1843)
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| | CONC | Contenuto | - 1752 agosto 23. Antonio Vendramin fu Alvise «cede in godimento» a Giacomo Pezzi fu Michiel meta palco n. 7 pepian, per 4 anni (cc.1-8)
- registrazioni contabili 1748-1771 (cc. 9-11)
- «Punto di codicillo del N.H. Francesco Vendramin fu domino Alvise fatto l'anno 1773 e pubblicato li 7 marzo 1774, atti Lodovico Gabrieli, nodaro veneto» (cc. 12-13)
- bozza per proposta di restauro, s.d. (cc. 14-15)
- 1770 aprile, bozza di contratto tra Francesco Vendramin fu Alvise e mastro Marco Chiodo murer (cc. 16-19)
- 1775 febbraio, Sebastiano e Zuanne fratelli Vendramin furono Francesco accondiscendono al progetto (patti e condizioni infrascritte) di Antonio Sacchi e Pietro Cecchia architetto (cc. 20-25)
- 1775 settembre 23 copia tratta dalla filza proto Provveditori di Comun: esame dello stato della fabbrica del teatro (cc. 26-29)
- 1775 settembre 25, lettera ai Provveditori di Comun: esame dello stato della fabbrica del teatro di San Giovanni Crisostomo (cc. 30-31)
- 1775 ottobre 12, osservazioni dei pubblici periti che assicurano la sicurezza della fabbrica del teatro (cc. 32-33)
- 1775 settembre 14, lettera a S.E. dei pubblici periti sui restauri alla fabbrica del teatro (cc. 34-35)
- 1795 giugno 17. Antonio (e per fratello Zuanne) fu Francesco Vendramin affitta palchi ai fratelli Giuseppe e Giovanni Rigo furono Giovanni Battista (cc. 36-38)
- s.d. [pagamento tra 1799 e 1800] contratto tra Antonio e Zuanne Vendramin fuorono Francesco e Giovanni Sabbatini per la dipintura del teatro (cc. 39-42)
- 1775 ottobre 16 copia tratta da filza scritture Provveditori di Comun: il doge autorizza apertura del teatro dopo il restauro (cc. 43-44)
- 1775 dicembre 2, perizia fatture e contabilità restauri (cc. 45-50)
- 1776 agosto, Antonio Vendramin fu Francesco. Carteggio per pagamento di fattura per chioderia (restauro autunno 1775; marangoni Bernardo Rossi, Giuseppe Briga, Antonio Barbon) (cc. 51-60, docc. in copia)
- 1776 ottobre 23, Sebastiano e Antonio fratelli Vendramin + Francesco Longo procuratore dell'altro fratello Zuanne, confermano la scrittura del 28 agosto 1769 e danno Antonio Sacco e alla sua comica compagnia il teatro restaurato per altri tre anni (autunno 1777 – Carnevale 1780) (cc. 61-62)
- «A. 1776, 8 dicembre. Bilanzi teatro da 7 marzo 1774 a tutt'oggi» (Sebastiano, Antonio, Zuanne fratelli Vendramin furono Francesco) (fascicolo cartonato relegato, cc. 63-80)
- 1778 maggio 23, ingiunzione di pagamento restauri in vari stabili presentata da Piero Checchia a Antonio Vendramin fu Francesco, marito di Chiara Lippomano Vendramin (cc. 81-82)
- 1778 luglio 25, Antonio Vendramin (anche per fratelli) fu Francesco affitta palchi a Giovanni Battista Rigo fu Giuseppe per le recite dell'autunno 1778 (inizia 5 ottobre) e Carnevale successivo (finisce 16 febbraio 1779) per ducati 1525 (cc. 83-84)
- 1778 – 1785, «L. Cessione a Galder fatta dal N.H. Sihnor Sebastian Vendramin al N.H. signor Pietro Barbarigo del palco n. 17, quarto ordine, posto nel teatro di San Salvador per anni tre» [Pietro Barbarigo fu Piero Sebastiano] (fascicolo cartonato relegato, cc. 85-96)
- 1778 ottobre (copie), Zuanne Vendramin fu Francesco vuole un cambio di palco; i fratelli Sebastiano e Antonio rispondono in base alla diversa rendita dei diversi palchi (cc. 97-100)
- 1779 agosto 26, , Antonio Vendramin (anche per fratelli) fu Francesco affitta palchi a Giovanni Battista Rigo fu Giuseppe per le recite dell'autunno 1779 (inizia 4 ottobre) e Carnevale successivo (febbraio 1780) per ducati 1200 (cc. 101-102)
- 1776 ottobre 23, Sebastiano e Antonio e Zuanne fratelli Vendramin furono Francesco, confermano la scrittura del 28 agosto 1769 e 23 ottobre 1776 e danno Antonio Sacco e alla sua comica compagnia il teatro restaurato per altri tre anni (autunno 1780 – Carnevale 1783) (cc. 103-104)
- 1780 febbraio 9, fattura spazzacamino (cc. 105-106)
- 1780 febbraio-marzo, Sebastiano Vendramin fu Francesco intima il fratello Antonio, amministratore della fraterna, non soddisfatto della gestione del teatro; minuta di risposta di Antonio (copie, cc. 107-114)
- 1782 novembre 18 (con copia 1780 luglio 10), Antonio Vendramin deve saldare i debiti del fratello Sebastiano nei confronti di Giuseppe Barbon, attraverso la rendita del teatro (cc. 115-116)
- 1781 marzo 10, Antonio e Zuanne Vendramin e Francesco De le Presti procuratore del terzo fratello Sebastiano danno in affitto il teatro a San Salvador per la fiera dell'Ascensione 1781 a Giuseppe Angelo Baretta, perchè vi rappresenti un'opera seria in musica con balli serio e comico (cc. 117-120)
- 1782 novembre 23, Antonio Vendramin dichiara di non avere «cosa alcuna di ragion ed aspettante» al fratello Sebastiano per estinguere il debito di questo verso Giuseppe Borbon ma che lo estinguerà appena avrà (cc. 121-121quater)
- 1784 febbraio 11 (copia), costituto in cui i fratelli Antonio e Zuanne Vendramin manifestano stupore in merito all'assicurazione di dote della moglie del terzo fratello Sebastiano, nella quale la dote pare falsamente ammontare a 15.000 ducati (cc. 122-123)
- 1783 maggio 19, estragiudiziale presentata ai fratelli Vendramin in merito all'affitto della casa di S. Luca e dei botteghini del teatro promesso a Pietro Roggia, Pietro Checchia e Carlo Polli in conto del loro credito residuo per i restauri al teatro (cc. 124-125)
- 1788 febbraio, estragiudiziale presentata da Antonio Vendramin (anche a nome dei fratelli) ai capi comici Luigi Perelli e Domenico Lucchesi, in merito all'insuccesso delle commedie di carattere e a soggetto nell'autunno e a Carnevale, dichiarando di prendere provvedimenti, qualora per l'anno seguente la compagnia non si fosse riorganizzata con soggetti capaci; risposta dei capi comici (cc. 126-135)
- 1791 aprile 10, scrittura per la restituzione da parte di Antonio e Zuanne fratelli Vendramin, nipoti di Antonio Vendramin fu Alvise, al N.H. Zuanne Minelli erede e rappresentante di Domenico Contarini Surian, di 500 ducati (dati a galder) e contemporanea retrocessione di Minelli della metà del palco Z, primo ordine (cc. 136-137)
- 1794 novembre 14, Antonio Vendramin fu Francesco (anche per i fratelli; NB: scrittura in Magistrato del proprio 22 marzo 1776) dà in affitto il teatro a Domenico Lucchesi e Antonio Goldoni capi comici, da autunno 1798 all'ultimo giorno del Carnevale 1803 (cc. 138-142)
- 1796 gennaio 15, Luigi Pettelli chiede resciossione (un anno prima della scadenza) del contratto d'affitto del teatro stipulato assieme a Domenico Lucchesi il 26 novembre 1791 (Antonio e Zuanne Vendramin), cosicché il contratto Lucchesi-Goldoni (14 novembre 1794) possa cominciare un anno prima (cc. 143-144)
- s.d., lettera ai Capi del Consiglio di Dieci dei fratelli Antonio e Zuanne Vendramin per per poter aprire il teatro 8 volte durante la fiera dell'Ascensione, in ore diverse da quelle del solito spettacolo, perchè Pinetti, fisico del re di Francia, possa eseguire i suo esperimenti (cc. 145-146)
- 1797 maggio 28 (copia; sotto Governo democratico), si aggiungono nuovi articoli al contratto d'affitto Lucchesi-Goldoni, 14 novembre 1794 e 15 gennaio 1796 (cc. 147-150)
- 1798 novembre 16, Antonio Vendramin pretende l'integrale accettazione ed esecuzione del contratto d'affitto Lucchesi-Goldoni 14 novemvre 1794, ribadito 26 maggio 1796 (cc. 151-152)
- s.d., «Estratto de' debitori per il livello annuo dovuto per ragione de' palchi nel teatro Vendramin a San Salvador con la loro numerazione. Ed in seguito la numerazione dei palchi venduti a galder e di quelli in specialità di S.E. Ladron» (fascicolo rilegato, cc. 153-160)
- 1779 settembre 23, obbligo ai fratelli Foscarini furono di Alvise, di estinguere il debito verso Sebastiano, Antonio e Zuanne Vendramin per affitto di palco (c. 161)
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